A differenza della detersione e del tonico, l'esfoliazione non va eseguita quotidianamente, ma è consigliabile una o due volte alla settimana sul viso e ogni dieci giorni sul corpo, altrimenti il rischio è di stressare eccessivamente la pelle. Ricordiamoci, infatti, che molti prodotti impiegati nella beauty routine possono contenere principi attivi esfolianti, come l'acido salicilico presente in numerose creme e sieri antiage.
Perché è utile esfoliare la pelle?
La pelle si rinnova di continuo: le cellule più giovani risalgono dallo strato più profondo per sostituire quelle vecchie e danneggiate presenti in superficie.
L'utilità degli esfolianti, comunemente chiamati scrub o peeling, è proprio quella di favorire il rinnovamento cellulare, rimuovendo le cellule morte superficiali.
Esistono due modalità di azione degli esfolianti: fisica/meccanica e chimica/enzimatica.
L'esfoliazione fisica/meccanica non impiega sostanze chimiche, ma sfrutta l'azione meccanica di abrasione degli ingredienti presenti che, sfregati sulla pelle o applicati tramite panni in microfibra, spugne e spazzole, permettono di eliminare le cellule morte. Con questa modalità il manifestarsi delle allergie è molto raro.
L'esfoliazione chimica/enzimatica, a differenza della precedente, sfrutta principi attivi chimici, solitamente acidi o enzimi, per rompere i legami delle cellule morte e favorirne così la rimozione. Gli esfolianti chimici hanno bisogno di maggior tempo di applicazione per svolgere in modo efficace la loro azione.
Un'errata esfoliazione può causare irritazione alla pelle. È importante impiegare prodotti che non contengano acidi aggressivi, non esporsi al sole diretto dopo l'uso di prodotti esfolianti e non trattare zone del corpo particolarmente sensibili o danneggiate.
Un mito da sfatare è che questi trattamenti tolgano l'abbronzatura: i melanociti, cioè le cellule che producono melanina, il pigmento che permette di abbronzarci, si trovano in strati ben più profondi della pelle che non vengono raggiunti dagli esfolianti.